venerdì 31 dicembre 2010

2010: tiriamo le somme


Oggi è l'ultimo giorno dell'ultimo anno del primo decennio del nuovo millennio. Forte, no? Cosa mi ricordo, cosa ci ricorderemo, del 2010 e di questi prima decade del XXI secolo?. Quest'anno il nostro presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, è stato giudicato colpevole di corruzione nell'ambito del caso Mills, ma non è finito in carcere perché il suo processo era andato in prescrizione. Questo grazie alle leggi sui "processi brevi" che dovrebbero rendere la giustizia italiana più efficente. Un paese normale sarebbe sbiancato: abbiamo un crimilale al governo? Mio Dio! L'Italia no, l'Italia non ha fatto una piega. Intanto Berlusconi è stato indagato per concussione, ma non si è degnato di farsi vedere in tribulale perché aveva altro da fare. Però il tempo per intrattenersi con le prostitute l'ha trovato... nulla di troppo disdicevole... ma allora non potrebbe legalizzare e regolamentare la prostituzine così che tutti si possano trastullare come lui? Nel 2008 Berlusconi ne aveva pensata una grossa: l'immunità per le quattro più alte cariche dello stato: il presidente del consiglio (cioè lui) i due presidenti delle camere ed il presidente della repubblica. Immunità uguale: qualsiasi cosa io abbia fatto, qualsiasi reato io abbia commesso, non posso essere processato. Piuttosto contrario non solo alla costituzione, ma anche a qualsiasi logica di convivenza civile! Per fortuna la corte costituzionale ha trovato questa legge illegittima, e l'ha cancellata nel 2009. Ci è voluto un anno! Nel frattempo i tempi della prescrizione per il processo Mills scorrevano. Il Cavaliere ha anche osato dire che i giudici della corte costituzionale sono comunisti, nonostante un paio di loro si fossero trattenuti a cena in una delle sue ville e ben sei su quindici avessero votato a favore dell'immunità, nonostante la palese incostituzionalità della legge. La cosa preoccupoante è che la metà degli italiani crede a Berlusconi, grazie a un metodico lavoro di lavaggio del cervello portato avanti per anni dal presidente e dai mezzi di comunicazione che lavorano per lui. Abbiamo sentito così spesso la parola "comunisti" pronunciata come fosse un insulto che ormai la consideriamo davvero vilipendiosa. È violenza mentale quella di Berlusconi e dei suoi, come quella descritta in 1984 di Orwell. Nel frattempo, sempre nel 2009, un terremoto devasta la città dell' Aquila, uccidendo molte persone. Le autorità e la protezione civile prendono in mano la situazione e cosa fanno? Nulla. I dati e le poche testimonianze credibili che oltepassano la cortina di fumo innalzata dal mass media ci dicono che sono state rimosse più macerie dalle mani nude e dalle carriole dei cittadini dell'Aquila nei primissimi giorni successivi al sisma che dalla protezione civile in un anno. Berlusconi si vanta di aver ricostruito L'Aquila, ma in realtà le autorità hanno solo installato alcuni conteiner e case prefabbricate fuori dalla città. Anche sulla situazione dei rifiuti nelle strade di Napoli il presidente del consiglio ha mentito ripetutamente, dicendo almeno una volta al mese che l'emergenza era risolta.
In estate l'Italia sogna coi mondiali di calcio. Dopo il successo del 2006, però, il campionato del mondo del Sudafrica riserva una brutta batosta agli azzurri e alle migliaia di tifosi che si incollano alla televisione armati di Peroni e Morettoni. La nostra nazionale non vince neanche una partita e non supera nemmeno il girone eliminatorio. Come sembrano lontane le immagini di Prodi che esulta come un bambino paffuto di fianco all'amichetta bionda un un po' arrabbiata dopo il secondo gol dell'Italia alla Germania! Ora Prodi non c'è più e sulle tribune non festeggia proprio nessuno.
Ma il 2010 è stato soprattutto l'anno dei tagli. L'ultimo, il più meschino, il taglio del cinque per mille alla ricerca: non ci saranno più fondi per cercare di combattere malattie croniche e moratali che affliggono migliaia di Italiani. Poi ci sono stati tagli allo spettacolo e all'editoria, in un contesto in cui questi settori erano già bisognosi di aiuti. Il 2010 si chiude con l'indegno spettacolo offerto dalla camera con il voto alla sfiducia al governo: sfiducia che non passa perché il solito Berlusconi si compra un po' di parlamentari con promesse e ricatti. Si apre un'altra inchiesta per corruzione. Tutto questo mentre le città esplodono della rabbia di studenti e precari. La riforma Gelmini viene approvata si fa un passo avanti verso la privatizzazione dell'istruzione.
Buon 2011